Enzo Bianchi
Qualcuno ha detto che la bellezza è la quarta virtù teologale;
senza dubbio essa è testimone di un’essenza
che conosce le altre tre e vi circola,
che si fonde con esse,
e la bellezza dell’umana ricerca di senso
senza dubbio ci parla silenziosamente e nutre forze buone
per la lotta contro il non senso, la volgarità,
un vivere senza arte, appunto,
che significa anche aver rinunciato a ciò che rende sacro,
al sacrificio, che è ancora una volta la bellezza.
Siamo invitati a compiere un’immersione nella materia e nella memoria della bellezza,
ogni volta che riusciamo a entrare in contatto con l’arte.